NVIDIA ha annunciato risultati finanziari che confermano il dominio assoluto del chipmaker californiano nel mercato dell'infrastruttura AI, con ricavi trimestrali che hanno raggiunto i 57 miliardi di dollari nel Q3 dell'anno fiscale 2026. La crescita del 62% anno su anno e del 22% rispetto al trimestre precedente evidenzia come la domanda di GPU per l'intelligenza artificiale continui ad accelerare senza segnali di rallentamento. Il segmento Data Center, cuore pulsante del business AI di NVIDIA, ha generato da solo 51,2 miliardi di dollari di ricavi, rappresentando oltre l'89% del fatturato totale e confermando la dipendenza del settore tecnologico dai chip di Jensen Huang per addestrare e far girare i modelli di AI.
Le parole del CEO Jensen Huang lasciano poco spazio all'interpretazione: "Le vendite di Blackwell sono fuori scala e le GPU cloud sono sold out". La dichiarazione sottolinea come l'architettura Blackwell, la nuova generazione di chip AI dell'azienda, stia già dominando il mercato prima ancora di raggiungere la piena maturità produttiva. Huang ha inoltre evidenziato che la domanda computazionale continua ad accelerare sia per il training che per l'inference dei modelli AI, con entrambi i segmenti in crescita esponenziale.
Sul fronte delle partnership strategiche, NVIDIA ha siglato accordi che ridefiniscono l'infrastruttura AI globale. La collaborazione con OpenAI prevede il deployment di almeno 10 gigawatt di sistemi NVIDIA, mentre Anthropic adotterà per la prima volta l'infrastruttura NVIDIA con 1 gigawatt di capacità computazionale basata su sistemi Grace Blackwell e Vera Rubin. Il gigawatt è diventato la nuova unità di misura per quantificare le capacità di calcolo AI, sottolineando la scala industriale raggiunta dal settore.
La produzione del primo wafer Blackwell su suolo americano presso lo stabilimento TSMC in Arizona rappresenta un milestone geopolitico significativo. Questo evento, celebrato dall'azienda come simbolo della revitalizzazione manifatturiera statunitense, arriva mentre Blackwell raggiunge la produzione in volumi, rispondendo alle preoccupazioni sulla supply chain che avevano caratterizzato i trimestri precedenti.
I numeri finanziari confermano la solidità operativa: l'operating income è salito a 36 miliardi di dollari, in crescita del 65% anno su anno, mentre i margini lordi rimangono stabili sopra il 73% nonostante l'aumento dei costi di produzione. NVIDIA ha restituito agli azionisti 37 miliardi di dollari nei primi nove mesi dell'anno fiscale attraverso buyback e dividendi, mantenendo ancora 62,2 miliardi di dollari disponibili per riacquisti azionari.
Le guidance per il Q4 dell'anno fiscale 2026 prevedono ricavi di 65 miliardi di dollari, con una variazione del ±2%, e margini lordi attesi al 75% (non-GAAP). Questo outlook implica un'ulteriore accelerazione rispetto al trimestre appena concluso, alimentando le aspettative di un superciclo AI che potrebbe durare ancora diversi anni. Gli analisti del settore crypto e AI interpretano questi numeri come conferma che l'infrastruttura necessaria per supportare applicazioni decentralizzate avanzate, smart contract complessi e protocolli DeFi di nuova generazione continuerà a crescere esponenzialmente.
Sul fronte delle applicazioni AI-native, NVIDIA ha annunciato collaborazioni con giganti delle telecomunicazioni come Nokia per lo sviluppo di reti AI-RAN e partnership con Deutsche Telekom per lanciare la prima Industrial AI Cloud mondiale. In Corea del Sud, l'azienda sta lavorando con Hyundai, Samsung e SK Group per espandere l'infrastruttura AI nazionale con oltre 250.000 GPU NVIDIA, mentre nel Regno Unito ha annunciato investimenti per 2 miliardi di sterline.
Il segmento Gaming ha registrato ricavi per 4,3 miliardi di dollari, in crescita del 30% anno su anno, mentre Professional Visualization ha visto un'impennata del 56% a 760 milioni di dollari. Il comparto Automotive and Robotics ha generato 592 milioni di dollari, con la partnership strategica con Uber per scalare la più grande rete di mobilità Level 4-ready al mondo a partire dal 2027, puntando a 100.000 veicoli.
L'introduzione di NVIDIA Rubin CPX, una nuova classe di GPU progettata specificamente per il processing di contesti massivi, e di NVQLink, un'architettura open system per accoppiare le GPU con processori quantistici, indica la direzione futura dell'azienda. Questi sviluppi sono particolarmente rilevanti per il settore crypto, dove la computazione quantistica rappresenta sia un'opportunità che una potenziale minaccia per gli algoritmi crittografici attuali.
Il free cash flow generato nel trimestre si è attestato a 22,1 miliardi di dollari, fornendo a NVIDIA una liquidità sostanziale per continuare investimenti in R&D, acquisizioni strategiche e remunerazione degli azionisti. Con una posizione di cassa e titoli negoziabili di 60,6 miliardi di dollari, l'azienda mantiene una fortezza finanziaria che le consente di navigare eventuali turbolenze di mercato e capitalizzare opportunità emergenti nel panorama AI e crypto.