Il mercato crypto ha mostrato segni di stabilizzazione giovedì dopo una settimana turbolenta, con Bitcoin (BTC) che si è attestato intorno ai 90.500 dollari dopo essere scivolato sotto la soglia psicologica dei 90.000 dollari per la prima volta da aprile. Il movimento laterale delle criptovalute si inserisce in un contesto macroeconomico complesso, caratterizzato dalla pubblicazione del report sull'occupazione di settembre negli Stati Uniti e da rinnovate speranze di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre. La correlazione tra asset digitali e mercato azionario tradizionale si è fatta sentire, con il comparto tech trainato da Nvidia che ha influenzato anche i titoli crypto-related.
Le probabilità di un taglio dei tassi di interesse a dicembre sono balzate al 42% secondo i dati del CME Group, rispetto al 28% registrato prima della pubblicazione dei dati sull'occupazione. L'economia statunitense ha aggiunto 119.000 posti di lavoro a settembre, superando ampiamente le previsioni di 51.000 unità, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4.4%. Questo scenario macroeconomico è cruciale per il mercato crypto, tradizionalmente sensibile alle politiche monetarie della Fed: tassi più bassi tendono a favorire asset rischiosi come Bitcoin ed Ethereum.
Sul fronte delle criptovalute, il quadro è apparso eterogeneo. Ethereum (ETH) e BNB (BNB) hanno registrato perdite vicine al 2%, mentre Solana (SOL) ha mostrato resilienza con un rialzo del 2.5%. La performance contrastante tra le principali altcoin riflette una fase di consolidamento dopo le recenti oscillazioni del mercato, con gli investitori ancora cauti nel posizionamento.
I titoli azionari legati al settore crypto hanno mostrato maggiore stabilità rispetto alle sessioni precedenti. Strategy (MSTR), il principale detentore corporate di Bitcoin, ha chiuso sostanzialmente flat insieme a Coinbase (COIN) e PayPal (PYPL). L'emittente della stablecoin Circle (CRCL) ha ceduto marginalmente, mentre le mining company hanno registrato performance positive: Riot Platforms ha guadagnato il 5.6% e Mara Holdings il 3%. Questi movimenti suggeriscono che gli investitori stanno differenziando tra diversi segmenti dell'ecosistema crypto.
Il mercato azionario tradizionale ha vissuto una giornata di forte rialzo, con il Nasdaq che è balzato del 2.5% trainato dai risultati stellari di Nvidia, le cui performance hanno tradizionalmente un impatto indiretto sul settore crypto. Il CEO Jensen Huang ha definito la domanda per i processori Blackwell "fuori scala", alimentando l'ottimismo sul comparto AI che interseca sempre più quello blockchain, soprattutto per progetti legati a machine learning on-chain e infrastrutture decentralizzate di calcolo.
La stabilizzazione di Bitcoin sopra i 90.000 dollari rappresenta un test cruciale per il mercato. Dopo il rally che aveva portato la principale criptovaluta a nuovi massimi storici nelle settimane precedenti, questa fase di consolidamento era attesa dagli analisti. La tenuta di questo livello di supporto sarà determinante per valutare se il bull market possa riprendere slancio o se invece si assisterà a una correzione più profonda.
Il contesto macroeconomico rimane il principale driver per gli asset crypto nel breve termine. I verbali dell'incontro di ottobre della Fed hanno rivelato "opinioni fortemente divergenti" tra i policymaker riguardo ai rischi maggiori per l'economia, se l'inflazione persistente o il raffreddamento del mercato del lavoro. Questa incertezza si riflette direttamente sulla volatilità del mercato crypto, storicamente amplificata rispetto agli asset tradizionali in fasi di policy incertezza.
Guardando avanti, gli investitori crypto monitoreranno attentamente i prossimi dati macroeconomici e le dichiarazioni dei membri della Fed. La possibilità di un allentamento monetario a dicembre potrebbe fornire il catalizzatore necessario per una ripresa del momentum rialzista. Tuttavia, con le probabilità ancora sotto il 50%, il mercato rimane in una fase di attesa, con i trader che bilanciano l'ottimismo per l'adozione istituzionale crescente con la prudenza dettata dall'ambiente macro ancora sfidante.