Il panorama degli ETF su criptovalute si arricchisce di un nuovo protagonista: Bitwise Asset Management ha presentato ufficialmente alla Securities and Exchange Commission statunitense la domanda per lanciare un ETF spot basato su NEAR, aprendo nuove frontiere per gli investitori istituzionali interessati a questa promettente blockchain di nuova generazione. La mossa si inserisce in un contesto di crescente interesse per gli ETF su criptovalute alternative, dopo il successo degli strumenti finanziari basati su Bitcoin ed Ethereum approvati nei mesi scorsi.
La proposta di Bitwise: un ponte tra NEAR Protocol e gli investitori tradizionali
Secondo quanto emerge dal documento Form S-1 depositato il 6 maggio, il progettato Bitwise NEAR ETF rappresenterebbe un'opportunità per gli investitori di ottenere un'esposizione diretta al prezzo del token NEAR senza dover gestire direttamente le complessità tecniche della blockchain. Lo strumento finanziario detenerebbe fisicamente i token NEAR in custodia, permettendo agli investitori di partecipare alla crescita di questa innovativa piattaforma attraverso i canali di investimento tradizionali.
Il NEAR Protocol, lanciato nel 2020, è una blockchain di primo livello che si distingue per l'elevata capacità di elaborazione e per il meccanismo di consenso proof-of-stake a basso impatto energetico. Grazie a tecnologie innovative come lo sharding Nightshade, NEAR si propone di risolvere il trilemma della blockchain che mette in tensione scalabilità, sicurezza e decentralizzazione.
Per garantire trasparenza e affidabilità, l'ETF proposto utilizzerà come riferimento il benchmark CF NEAR-Dollar Settlement Price, calcolato da CF Benchmarks, mentre Coinbase Custody Trust Company fungerà da custode dei token. La struttura dell'ETF sarà quella di un trust statutario del Delaware, con azioni che rappresenteranno una proprietà frazionaria dei token NEAR detenuti.
Il contesto più ampio: la corsa agli ETF su criptovalute alternative
La richiesta di Bitwise non è un caso isolato, ma si inserisce in un trend emergente di proposte di ETF basati su criptovalute alternative al Bitcoin. Il 2025 ha visto un'ondata di domande simili per token come Solana (SOL), Cardano (ADA), Chainlink (LINK), Dogecoin (DOGE), Hedera (HBAR) e Avalanche (AVAX). La stessa Bitwise ha già presentato richieste per ETF basati su DOGE e SOL, dimostrando la sua strategia di diversificazione.
L'azienda può contare su una solida esperienza nel settore, gestendo già ETF spot su Bitcoin ed Ethereum quotati su NYSE Arca, che hanno attirato complessivamente oltre 2,3 miliardi di dollari di afflussi dal loro lancio. Questo precedente positivo potrebbe giocare a favore dell'approvazione del nuovo strumento finanziario basato su NEAR.
Le sfide regolamentari e i tempi di approvazione
Nonostante l'entusiasmo del mercato, la strada verso l'approvazione rimane in salita. Affinché l'ETF possa procedere, Bitwise dovrà presentare anche un modulo 19b-4, che avvia formalmente il processo di revisione da parte della SEC. La domanda attuale non include ancora dettagli come il ticker o la borsa su cui lo strumento verrebbe quotato.
Il panorama regolamentare resta complesso: il mese scorso, la SEC ha esteso le scadenze di revisione per diversi ETF proposti, inclusi quelli di Bitwise su Bitcoin ed Ethereum, posticipando le decisioni a giugno. Anche le domande per convertire il trust Polkadot di Grayscale in un ETF e l'ETF su Litecoin di Canary hanno subito ritardi.
Un elemento interessante è emerso riguardo all'ETF su Litecoin, con la Commissione che ha dichiarato di voler valutare se questo strumento "solleva preoccupazioni nuove o inedite non precedentemente contemplate". Questa dichiarazione potrebbe avere implicazioni anche per le nuove proposte come quella su NEAR.
Reazioni del mercato e prospettive future
La notizia della richiesta di Bitwise ha avuto un impatto immediato sul prezzo di NEAR, che ha registrato un rally di circa il 5,7%. Tuttavia, al momento della stesura dell'articolo, parte di questi guadagni era stata persa, con il token in calo dell'1,6% a 2,29 dollari.
Un fattore potenzialmente positivo per il futuro degli ETF su criptovalute è il recente cambio ai vertici della SEC, dove Paul Atkins, considerato più favorevole al settore crypto, ha sostituito Gary Gensler come presidente. Questa transizione ha alimentato speranze di un approccio più aperto verso i prodotti finanziari basati su asset digitali, anche se l'agenzia deve ancora emettere approvazioni significative sotto la sua nuova guida.
L'ETF su NEAR, se approvato, potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella maturazione del mercato crypto, offrendo agli investitori tradizionali un modo regolamentato per esporsi a blockchain innovative oltre alle criptovalute più consolidate come Bitcoin ed Ethereum.