Hut 8 Corp. (Nasdaq, TSX: HUT) sta accelerando la propria espansione nel settore dell'infrastruttura energetica dedicata al mining di Bitcoin e all'high-performance computing, con un programma di sviluppo che potrebbe portare la capacità totale gestita oltre i 2,5 gigawatt. La società, che nel terzo trimestre 2025 ha riportato ricavi per 83,5 milioni di dollari e un Adjusted EBITDA di 109 milioni, ha annunciato il passaggio di 1.530 megawatt dalla fase di esclusività a quella di sviluppo attivo, segnalando una maturazione significativa della propria pipeline di progetti. Con una riserva strategica di Bitcoin cresciuta a 13.696 BTC e un valore di mercato di 1,6 miliardi di dollari, Hut 8 si posiziona come uno dei principali player verticalmente integrati nell'ecosistema crypto nordamericano.
La strategia della società canadese si fonda su un modello "power-first", che parte dall'acquisizione e gestione di asset energetici per alimentare operazioni ad alta intensità computazionale. Al 30 settembre 2025, Hut 8 controllava 1.020 MW di capacità energetica operativa, distribuita su 19 siti tra Stati Uniti e Canada. Il dato più rilevante riguarda però la pipeline di sviluppo, che ammonta complessivamente a 8.650 MW: di questi, 5.865 MW sono in fase di due diligence, 1.255 MW sotto esclusività e 1.530 MW nella nuova categoria "Energy Capacity Under Development", che identifica progetti dove l'azienda sta attivamente investendo in accordi definitivi per terreno e energia.
Sul fronte mining, l'hashrate totale è passato da circa 12,0 EH/s a 26,8 EH/s grazie all'espansione delle operazioni attraverso American Bitcoin, la sussidiaria quotata al Nasdaq con ticker ABTC dopo la fusione stock-for-stock con Gryphon Digital Mining. American Bitcoin gestisce circa 25,0 EH/s dell'hashrate totale, con un'efficienza media della flotta di 16,3 joule per terahash, posizionandosi tra le operazioni di mining più efficienti dal punto di vista energetico nel Nord America.
La gestione del tesorero di Hut 8 rappresenta un caso di studio interessante nella diversificazione finanziaria crypto. Oltre ai 689,2 milioni derivanti dall'apprezzamento del prezzo di Bitcoin (BTC), la società ha generato 31,7 milioni di dollari attraverso strategie di covered call options, strumenti derivati che consentono di monetizzare la volatilità riducendo parzialmente l'esposizione al rialzo. Parallelamente, ha ottenuto 265 milioni in linee di credito Bitcoin-backed da Coinbase e Two Prime con un costo medio del capitale dell'8,2%, significativamente inferiore ai tassi tipici del settore crypto.
Nel terzo trimestre, la società ha lanciato un nuovo programma at-the-market equity da 1 miliardo di dollari e un revolver da 200 milioni con Two Prime. Il precedente programma ATM è stato chiuso con circa il 40% della capacità inutilizzata, avendo emesso azioni a un prezzo medio superiore del 50% rispetto alla media del periodo, dimostrando una disciplina nell'emissione azionaria spesso assente nel settore crypto.
Dal punto di vista operativo, i ricavi si sono distribuiti su tre segmenti: 70 milioni dal Compute (mining Bitcoin, GPU-as-a-Service attraverso la sussidiaria Highrise AI e soluzioni Data Center Cloud), 8,4 milioni dalla generazione di energia e servizi gestiti, e 5,1 milioni dalla colocation nell'infrastruttura digitale. A questi si aggiungono 31,2 milioni di ricavi dalla joint venture King Mountain non consolidata, riconosciuti nella voce "Equity in earnings".
L'utile netto del terzo trimestre si è attestato a 50,6 milioni di dollari, contro 0,9 milioni dello stesso periodo 2024, beneficiando di guadagni su digital asset per 76,6 milioni. L'Adjusted EBITDA è salito a 109 milioni da 5,6 milioni, riflettendo l'espansione delle operazioni di mining e l'apprezzamento degli asset Bitcoin. Le performance operative mostrano però l'alta sensibilità al prezzo di BTC: le "gains on digital assets" costituiscono una componente significativa della redditività.
Il CEO Asher Genoot ha sottolineato come la nuova categoria "Energy Capacity Under Development" sia stata progettata per creare maggiore visibilità sui progetti in fase avanzata, dove l'azienda sta eseguendo attività critiche di sviluppo, inclusi accordi definitivi per terreno e energia, progettazione del sito, costruzione dell'infrastruttura e engagement con potenziali clienti. Questa capacità si converte in "Energy Capacity Under Management" man mano che viene commercializzata, creando un flywheel di sviluppo che dovrebbe accelerare nei prossimi trimestri.
Dal punto di vista regolamentare, l'approccio integrato di Hut 8 potrebbe rivelarsi vantaggioso nel contesto nordamericano, dove le autorità mostrano crescente attenzione all'impatto energetico del mining. La società enfatizza la propria partnership con un produttore Fortune 200 di energia rinnovabile nella joint venture King Mountain, che gestisce 1,8 EH/s dei 23,7 EH/s operativi totali. Questa strategia di alleanze con player energetici tradizionali potrebbe facilitare l'espansione in un ambiente normativo sempre più attento alla sostenibilità delle operazioni crypto.
Gli analisti che seguono il titolo, elencati nella sezione investor relations del sito hut8.com, dovranno valutare la capacità della società di monetizzare effettivamente la pipeline di sviluppo e di mantenere la redditività in scenari di prezzo Bitcoin meno favorevoli. Con un debt-to-equity ratio influenzato dalle linee di credito Bitcoin-backed e un'esposizione significativa alla volatilità di BTC attraverso la riserva strategica di 13.696 token, Hut 8 rappresenta un veicolo ad alta correlazione con il mercato crypto, pur mantenendo diversificazione attraverso le operazioni energetiche e HPC.