Il mercato crypto sta vivendo una giornata nera, con le azioni delle principali aziende del settore che crollano in doppia cifra percentuale a causa di un mix tossico di incertezze macroeconomiche e dello shutdown governativo USA che ha raggiunto il record di 37 giorni consecutivi. La situazione sta mettendo in evidenza quanto l'industria delle criptovalute, nonostante le ambizioni di indipendenza dal sistema finanziario tradizionale, rimanga profondamente legata alle dinamiche economiche globali e alle decisioni politiche statunitensi.
Le perdite più pesanti hanno colpito Robinhood Markets, che ha visto le proprie azioni scivolare di oltre il 7% fino a quota 131 dollari, con picchi di ribasso fino al 9% che hanno portato il titolo ai minimi delle ultime due settimane. Particolarmente significativo il timing del crollo, arrivato appena 24 ore dopo che la piattaforma aveva pubblicato risultati trimestrali superiori alle aspettative degli analisti per il periodo conclusosi il 30 settembre, con ricavi ed EPS oltre le stime.
Coinbase Global, il gigante degli exchange centralizzati (CEX), ha registrato un tonfo superiore al 6%, mentre Galaxy Digital ha ceduto il 4%. Il settore mining non è stato risparmiato: MARA Holdings ha perso il 3,6%, mentre CleanSpark e Riot Blockchain hanno entrambe lasciato sul terreno oltre il 5%. Ancora più pesanti le perdite per le società che utilizzano Bitcoin (BTC) come asset di tesoreria, con Strategy in calo del 6,5%.
Mark Palmer, analista azionario della banca d'investimento Benchmark, ha spiegato a Decrypt che "l'intero mercato crypto viene semplicemente travolto dagli eventi macroeconomici e dai cambiamenti nel sentiment". L'esperto sottolinea come le aspettative sui tassi di interesse, i dazi commerciali e tutti gli altri elementi che compongono l'outlook macro stiano aumentando il premio al rischio sull'intero mercato.
Il contesto macroeconomico sta effettivamente deteriorandosi rapidamente. La società di outplacement Challenger, Gray & Christmas ha riportato giovedì che i datori di lavoro statunitensi hanno tagliato 153.074 posti di lavoro a ottobre, quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e il dato più alto per questo mese dal 2003. Anche le guerre commerciali con la Cina e altri partner strategici stanno mostrando segni evidenti di impatto sull'economia americana.
Le società che operano nel settore dell'Ethereum (ETH) treasury hanno subito colpi ancora più duri, con BitMine Immersion e SharpLink Gaming che hanno registrato rispettivamente cali del 7% e del 6%. La situazione riflette una pressione generalizzata su tutto il comparto delle crypto stocks, indipendentemente dalla specifica esposizione a Bitcoin o altcoin.
Particolarmente rilevante per il settore è l'impatto dello shutdown governativo sul processo legislativo. Palmer evidenzia come l'impasse politica abbia bloccato l'approvazione di normative crypto attese con impazienza dalla comunità, in particolare il Clarity Act e il separato market structure bill (RFIA), che avrebbero potenzialmente potuto sostenere i mercati. "Dato che il governo rimane chiuso e i tempi di entrata in vigore di questa legislazione sono incerti, non c'è realmente alcun catalizzatore sottostante che possa spingere i prezzi al rialzo", ha sottolineato l'analista.
Gli indici azionari tradizionali hanno confermato il sentiment negativo, con il Nasdaq tech-heavy in calo di quasi il 2%, mentre l'S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average hanno entrambi perso oltre l'1%. La correlazione tra mercati tradizionali e crypto stocks si conferma quindi elevata, contraddicendo la narrativa di Bitcoin come "oro digitale" immune alle dinamiche macroeconomiche.
Gli investitori del settore crypto si trovano ora in una situazione di attesa forzata, con l'incertezza normativa che si aggiunge alle preoccupazioni economiche globali. Senza una risoluzione dello shutdown e senza l'approvazione delle normative attese, difficilmente si potranno vedere catalizzatori positivi a breve termine per le crypto stocks, lasciando questi titoli vulnerabili a ulteriori ondate di sell-off guidate dal sentiment macro.