Il mercato delle criptovalute si trova ad affrontare una paralisi istituzionale che sta mettendo a dura prova le aspettative degli investitori. La situazione politica negli Stati Uniti sta influenzando direttamente le prospettive di XRP, con il token che ha registrato un calo significativo mentre gli ETF spot restano in attesa di approvazione e la Securities and Exchange Commission si trova nell'impossibilità di procedere con le valutazioni necessarie. Il blocco del governo federale americano, conseguenza del nono voto fallito al Senato su un disegno di legge di finanziamento proposto dai repubblicani, ha innescato una serie di conseguenze che si ripercuotono direttamente sul settore crypto.
La crisi politica a Washington ha trasformato quello che molti speravano potesse essere un altro "Uptober" positivo in una fase di incertezza. XRP ha toccato un minimo di 2,4124 dollari il 15 ottobre, segnando un ribasso giornaliero del 3,72% e prolungando le perdite dei giorni precedenti. Nel complesso, il token ha registrato un calo del 14,71% durante tutto il mese di ottobre, contraddicendo le aspettative di una ripresa stagionale che tradizionalmente caratterizza questo periodo dell'anno.
Il problema centrale riguarda l'ETF spot su XRP di Grayscale, che si avvicina alla scadenza finale del 18 ottobre. Tuttavia, il personale della SEC è stato messo in congedo forzato a causa dello shutdown governativo, lasciando le revisioni critiche in sospeso. Questa situazione rischia di far slittare le decisioni chiave fino a novembre, prolungando ulteriormente l'attesa degli investitori e mantenendo il mercato in una fase di stallo.
Dal punto di vista tecnico, il quadro appare fragile. XRP continua a oscillare appena sopra la zona di supporto dei 2,4 dollari, mantenendosi al di sotto delle medie mobili esponenziali a 50 e 200 giorni, segnale che rafforza la pressione ribassista. Gli analisti indicano che una rottura al di sotto di questo livello critico potrebbe aprire la strada a ulteriori discese verso i 2,0 o addirittura 1,9 dollari. Al contrario, le resistenze rimangono posizionate a 2,7 e 3,0 dollari, con la media mobile a 200 giorni a 2,6296 dollari che rappresenta una barriera significativa.
Paradossalmente, mentre il prezzo vacilla, Ripple continua a siglare accordi istituzionali di rilievo. L'annuncio più recente riguarda una partnership tra Ripple Custody e Absa Bank, una delle maggiori istituzioni finanziarie del Sudafrica. Monica Long, presidente di Ripple, ha sottolineato l'importanza strategica di questa collaborazione: "Il mese scorso abbiamo annunciato il lancio di RLUSD nel continente africano... e oggi anche Ripple Custody è presente attraverso la nostra partnership con Absa Bank".
Alcuni osservatori del settore ritengono che questa mossa vada oltre la semplice custodia di asset digitali. L'avvocato specializzato in criptovalute Bill Morgan ha commentato che "questa collaborazione tra Ripple e una banca panafricana non riguarda solo la custodia, ma sembra essere collegata a una domanda più ampia per le soluzioni di pagamento di Ripple in Africa". Tuttavia, nonostante la rilevanza di questi sviluppi commerciali, il mercato rimane concentrato su ciò che non sta accadendo: i progressi sulle approvazioni degli ETF e la legislazione in sospeso.
Il blocco politico sta infatti congelando non solo le decisioni sugli ETF, ma anche l'avanzamento di normative fondamentali per il settore. Il tanto atteso Market Structure Bill, che dovrebbe fornire maggiore chiarezza normativa alle criptovalute, rimane in stallo insieme alla richiesta di licenza bancaria presentata da Ripple negli Stati Uniti. Quest'ultima si trova in un limbo burocratico mentre i legislatori sono in una situazione di stallo che non accenna a risolversi.
Gli scenari che si prospettano per XRP dipendono sostanzialmente dall'evoluzione della situazione politica americana. Nel caso peggiore, ulteriori ritardi nelle approvazioni degli ETF, il rifiuto della licenza bancaria di Ripple o la mancanza di segnali chiari da parte dei grandi player istituzionali come BlackRock potrebbero aggravare la pressione ribassista. Al contrario, una rapida conclusione dello shutdown o segnali normativi positivi potrebbero rapidamente invertire il momentum.
La situazione attuale evidenzia una dicotomia interessante nel mondo crypto: mentre Ripple costruisce solide basi attraverso partnership nel mondo reale, l'andamento del prezzo nel breve termine rimane ostinatamente ancorato alle decisioni che vengono prese – o non prese – a Washington. Al momento della rilevazione, XRP si attesta a 2,4453 dollari, in attesa che il panorama politico si schiarisca e permetta al mercato di valutare i progressi commerciali dell'azienda senza l'ombra dell'incertezza normativa.