Il mercato degli ETF spot su Ethereum (ETH) sta consolidando una tendenza che potrebbe ridefinire la percezione istituzionale della seconda criptovaluta per capitalizzazione. Con sette mesi consecutivi di flussi positivi, il record storico raggiunto a ottobre conferma un interesse crescente da parte degli investitori tradizionali verso un asset che fino a pochi anni fa era considerato troppo complesso e volatile per i portafogli convenzionali. Gli afflussi cumulativi hanno toccato quota 14,4 miliardi di dollari, secondo i dati di SoSoValue, mentre nell'ultima settimana di ottobre sono entrati ulteriori 16 milioni di dollari, portando il totale mensile a 569,9 milioni.
Il timing di questa tendenza è particolarmente significativo: quando la striscia positiva è iniziata ad aprile, ETH quotava attorno ai 1.800 dollari, mentre lunedì mattina il prezzo si attestava intorno ai 3.600 dollari, praticamente raddoppiato in sette mesi. Tuttavia, la distanza dall'all-time high di 4.946 dollari raggiunto appena due mesi fa evidenzia come il mercato stia ancora digerendo la forte correzione dell'autunno, nonostante la solidità dei flussi istituzionali.
A rafforzare la narrativa bullish su Ethereum è arrivato l'annuncio di BitMine Immersion Technologies, la società con la più grande treasury in ETH al mondo, che ha acquisito altri 82.353 token la scorsa settimana per un valore di 307 milioni di dollari. La mossa porta le riserve complessive dell'azienda a 3.395.422 ETH, equivalenti al 2,8% dell'intera supply circolante, una concentrazione che ricorda le strategie di accumulo di MicroStrategy nel mondo Bitcoin.
"Sette mesi consecutivi di afflussi negli ETF rappresentano un trend solido. Mostra un interesse istituzionale costante piuttosto che un picco isolato", ha commentato Marcin Kaźmierczak, cofondatore di RedStone. La sua analisi sottolinea come la continuità degli investimenti conti più di qualsiasi singolo dato, suggerendo che questi attori non siano investitori opportunistici ma soggetti che si stanno posizionando strategicamente sul futuro della tecnologia blockchain.
Secondo Nicolai Søndergaard, analista della piattaforma di analisi on-chain Nansen, questi sviluppi segnalano "un crescente appetito per esplorare asset diversi da Bitcoin". L'estensione della striscia positiva degli ETF su Ethereum deriva anche dalla continua aspettativa di maggiore chiarezza regolamentare nel settore crypto, che permetterebbe alle aziende di investire in criptovalute attraverso nuovi veicoli autorizzati. Un tema particolarmente rilevante in Europa, dove il regolamento MiCA sta creando un framework più definito per gli asset digitali.
Dal punto di vista tecnico, la Ethereum Foundation ha annunciato durante l'ultima chiamata All Core Devs che il prossimo upgrade della rete, progettato per renderla più veloce ed economica, arriverà sulla mainnet il 3 dicembre. Si tratta del secondo major upgrade del 2024, dopo quello di maggio, e mira a ridurre ulteriormente le gas fees e migliorare la scalabilità, aspetti critici per l'espansione dell'ecosistema DeFi e delle layer-2.
Sebbene Søndergaard ritenga incerto l'impatto diretto dell'upgrade sul prezzo, lo considera "uno sviluppo positivo per la chain e le layer-2", sottolineando come i miglioramenti infrastrutturali rappresentino il vero driver di lungo periodo per l'adozione di Ethereum. La combinazione di afflussi istituzionali costanti, accumulo da parte di treasury aziendali e upgrade tecnici continui sta creando un contesto favorevole per ETH, anche se la volatilità intrinseca del mercato crypto richiede sempre un approccio prudente e diversificato agli investimenti.