Il settore dei servizi istituzionali crypto negli Stati Uniti si arricchisce di un nuovo protagonista di peso. Ripple ha annunciato lunedì mattina il lancio di capacità di prime brokerage per asset digitali spot nel mercato americano, segnando un'espansione significativa della sua offerta destinata agli investitori istituzionali. La mossa arriva in un momento particolarmente favorevole per l'industria delle criptovalute statunitense, con un contesto regolatorio in evoluzione che sembra aprire nuove opportunità per l'adozione mainstream. L'iniziativa si inserisce in una strategia più ampia che include la ricerca di una licenza bancaria nazionale e coincide con l'imminente arrivo degli ETF spot su XRP (XRP).
La nuova piattaforma, denominata Ripple Prime, nasce dall'acquisizione di Hidden Road e consente ai clienti istituzionali statunitensi di eseguire transazioni spot over-the-counter su un'ampia gamma di asset digitali, inclusi naturalmente XRP e la stablecoin RLUSD ancorata al dollaro. L'integrazione delle licenze regolamentari con le capacità operative di Hidden Road ha permesso a Ripple di offrire un ecosistema completo che spazia dal forex agli asset digitali, fino ai derivati, swap e prodotti a reddito fisso.
Uno degli aspetti più rilevanti per gli operatori professionali è la possibilità di gestire il margine in modo incrociato. I clienti di Ripple Prime possono ora integrare le loro transazioni spot OTC e le relative posizioni con il resto del portafoglio di asset digitali, compresi gli swap OTC e i futures e opzioni quotati sul Chicago Mercantile Exchange (CME). Questa funzionalità rappresenta un salto qualitativo significativo nella gestione del rischio e nell'efficienza del capitale per gli investitori istituzionali che operano contemporaneamente su più mercati crypto.
Il lancio del servizio di brokerage beneficia di un contesto normativo più favorevole, particolarmente evidente con l'approvazione del GENIUS Act, la nuova legge sulle stablecoin firmata dal presidente Trump. RLUSD ha ottenuto la conformità regolamentare secondo questa normativa, un fattore che secondo gli analisti dovrebbe rafforzare la fiducia istituzionale e facilitare l'integrazione della stablecoin nelle operazioni finanziarie tradizionali. Michael Higgins, CEO internazionale di Ripple Prime, ha sottolineato come l'introduzione delle capacità di esecuzione spot OTC completi la suite esistente di servizi in derivati OTC e cleared, posizionando l'azienda per offrire alle istituzioni statunitensi un'offerta completa adatta alle loro strategie di trading.
Sul fronte bancario tradizionale, Ripple sta attivamente perseguendo l'approvazione per una licenza bancaria nazionale negli Stati Uniti, entrando in competizione diretta con altri player del settore come Circle (CRCL), Coinbase (COIN), Sony Bank, Paxos e Crypto.com (CRO). Questa mossa rappresenterebbe un ulteriore livello di legittimazione e integrazione con il sistema finanziario tradizionale, aprendo potenzialmente la strada a nuovi servizi e partnership.
L'attesa per gli ETF spot su XRP si fa sempre più intensa. Nate Geraci, cofondatore dell'ETF Institute ed esperto del settore, ha previsto tramite il social media X che i primi exchange-traded fund spot su XRP potrebbero essere lanciati entro le prossime due settimane. La previsione assume particolare rilevanza considerando che la controversia legale quinquennale tra la SEC e Ripple si è conclusa appena tre mesi fa, e molti osservatori vedono il potenziale lancio degli ETF come un punto di svolta che potrebbe segnare definitivamente la fine dell'approccio ostile alla crypto da parte dei regolatori.
Al momento della scrittura, XRP viene scambiato a 2,41 dollari, registrando un calo del 4,5% nelle ultime 24 ore e oltre l'8% nel timeframe settimanale. Il prezzo si trova in una fase di consolidamento dopo i movimenti significativi dei mesi precedenti. L'evoluzione del prezzo nelle prossime settimane sarà probabilmente influenzata dall'effettivo lancio degli ETF e dalla risposta del mercato istituzionale ai nuovi servizi di prime brokerage, elementi che potrebbero catalizzare un nuovo ciclo di domanda per il token nativo del network Ripple.