Nel panorama delle criptovalute, pochi ecosistemi riescono a mantenere una crescita sostenuta in tutti i settori contemporaneamente. Il secondo trimestre del 2024 ha rappresentato per Solana un periodo di luci e ombre, dove il successo nel comparto della finanza decentralizzata ha dovuto fare i conti con le difficoltà in altri segmenti chiave. I dati di Messari rivelano un quadro complesso, caratterizzato da una maturazione dell'ecosistema che sta ridefinendo le proprie priorità strategiche.
La finanza decentralizzata guida la ripresa
Il settore DeFi di Solana ha registrato una performance straordinaria nel secondo trimestre, con un total value locked che è schizzato a 8,6 miliardi di dollari. Questo incremento del 30,4% rispetto al trimestre precedente ha consolidato la posizione di Solana come seconda rete per valore bloccato nella finanza decentralizzata. La crescita è stata trainata principalmente dal contributo di Kamino, che da sola ha apportato circa 2 miliardi di dollari al totale.
Il fenomeno dello staking liquido ha mostrato segnali di maturità crescente, raggiungendo il 12,2% con un aumento del 16,8% trimestre su trimestre. Attualmente, il 64,8% dell'offerta circolante di SOL risulta in staking, una percentuale che testimonia la fiducia degli investitori nella sicurezza e nella redditività a lungo termine della rete.
Le stablecoin tra crescita strutturale e volatilità
Il mercato delle stablecoin su Solana ha attraversato una fase di consolidamento, con una capitalizzazione scesa del 17,4% a 10,3 miliardi di dollari. Nonostante questo calo, che ha portato Solana al terzo posto tra le reti per capitalizzazione di stablecoin, gli analisti sottolineano come gran parte del nuovo capitale sia rimasto all'interno dell'ecosistema.
USDC mantiene il dominio con 7,2 miliardi di dollari di capitalizzazione e una quota di mercato del 69,5%, sebbene in calo del 25,2%. Al secondo posto si conferma USDT di Tether con 2,3 miliardi di dollari stabili. La crescita iniziale dell'anno era stata significativamente influenzata dal lancio del token TRUMP il 17 gennaio, che aveva iniettato liquidità sostanziale creando coppie di trading ad alta liquidità con USDC di Circle.
Memecoin e NFT: il rallentamento dei settori speculativi
Il raffreddamento dell'entusiasmo per le memecoin ha avuto un impatto diretto sui volumi di scambio decentralizzato. La flessione del 45,4% nel volume medio giornaliero dei DEX spot riflette un cambio di sentiment del mercato, con gli investitori che si sono allontanati dagli asset più speculativi.
Anche il mercato degli NFT ha subito una contrazione significativa, con il volume di scambio giornaliero medio che è precipitato del 46,4% a circa 979.500 dollari nel secondo trimestre. Tuttavia, Solana continua a primeggiare nel settore delle royalty per i creatori, mantenendo un vantaggio competitivo importante rispetto alle reti concorrenti.
Metriche di rete e prospettive future
L'attività sulla rete è rimasta sostanzialmente stabile, con i pagatori di commissioni giornalieri medi in leggero calo dell'1,4% a 3,9 milioni, mentre le transazioni non legate al voto sono aumentate del 4% raggiungendo 99,1 milioni. Un dato particolarmente positivo è rappresentato dal crollo del 59,6% delle commissioni medie di transazione, scese a soli 0,01 dollari.
La capitalizzazione di mercato circolante di Solana è cresciuta del 29,8% raggiungendo 82,8 miliardi di dollari, posizionandola al sesto posto tra tutte le criptovalute. Il valore totale in staking ha toccato un massimo storico di 102 miliardi di dollari il 18 gennaio, in concomitanza con il picco di prezzo di SOL a circa 295 dollari.
Al momento della scrittura, SOL viene scambiata a 184,50 dollari, in calo del 4,4% nelle ultime 24 ore e circa il 40% sotto il record di 293 dollari raggiunto all'inizio dell'anno. Secondo l'analisi di Messari, nonostante l'ecosistema Solana stia attraversando una fase di "aggiustamento", le metriche fondamentali e lo sviluppo continuo potrebbero segnalare prospettive promettenti per il futuro.